domenica 18 ottobre 2009

Vacche grasse e vacche magre

Dice: "Mi dispiace". Dice: "Non posso fare diversamente".

Annuisco. Che altro? Il manico del coltello ce l'ha lui. Che poi ha pure ragione.

Dice: "C'è la crisi". Che, non la vedo? M'ha preso per scemo? Ha ragione sì. Dice: "C'è stata una pesante contrazione delle entrate".

Ma è colpa mia? "No", dice, "non c'entra la qualità del tuo lavoro. Né la tua professionalità". Dice: "E' che proprio non posso far altro. Non ci son più soldi". Quindi dice: "Il tuo compenso vien ridotto". Quanto? Dice: "Di un terzo". Ma porc...

Dice: "Sai com'è, son vacche magre. Mica come prima". Prima? Dice: "Prima, ai tempi delle vacche grasse". Scusa? "Già", dice, "quando non c'era la crisi".

Son 18 anni che lavoro per lui. 18 anni, mica cazzi. Dice: "Lo so". E allora, in 18 anni, i miei compensi si son solo ridotti. Fra una crisi e l'altra, ora piglio il 20 per cento del mio compenso iniziale. Ma che storia è? Dice: "Che c'entra?". C'entra sì, ché qua dentro tutti i dipendenti hanno avuto gli aumenti previsti dal contratto collettivo. Mentre io, consulente esterno, 'na sega. Anzi, a marcia indietro. Dice: "Se non ti piace la minestra, la vedi la finestra?". Taccio, ché altrimenti... Dice: "D'altronde, sai com'è, la crisi, le vacche...".

Sai che c'è? M'han proprio scassato la minchia, 'ste vacche. Dice: "Son magre". Grazie, lo so. Ma le vacche grasse ci son mai state? Dice: "Certo". E quando, che non me l'han mai detto? Li ho mai sentiti dire: "Guarda, va di lusso, becchiamo tanti soldi, t'aumento i compensi"? Macché: sempre a pianger miseria.

Le vacche grasse io non le ho mai viste. Mi si mostran le vacche solo quando son magre. 'Ste stronze.

Dice... "Ma vaffanculo", dico io.

Shevek

(mirrorato su Tumblr)


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